SCIP è il nuovo database europeo per le informazioni sulle sostanze attenzionate in singoli articoli o in oggetti complessi (Prodotti) stabilite secondo quanto riportato nella Waste Framework Directive (WFD).

Le Aziende che forniscono articoli contenenti sostanze attenzionate (SVHC) riportate nella Candidate List, in una concentrazione superiore allo 0,1% rispetto al peso del prodotto, all’interno del mercato europeo devono trasmettere tutte le informazioni su questi articoli alla ECHA, a partire dal 5 gennaio 2021. Il database SCIP garantisce che le informazioni sugli articoli contenenti sostanze attenzionate siano disponibili durante l’intero ciclo di vita di prodotti e materiali, anche in fase di smaltimento. Le informazioni nel database vengono quindi rese disponibili ai consumatori ed agli operatori addetti allo smaltimento dei rifiuti.

Dal 4 Luglio 2012 è in vigore la direttiva europea 2012/19/EU, anche nota come WEEE (Waste of Electrical and Electronic Equipments), volta a prevenire e limitare il flusso di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate alle discariche, attraverso politiche di riuso e riciclaggio degli apparecchi e dei loro componenti.

Dal 21 Luglio 2011 è in vigore la direttiva europea 2011/65/EU, anche nota come RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive), che obbliga le industrie alla progressiva eliminazione della presenza di sostanze nocive nei propri prodotti e, naturalmente, fra le più interessate ci sonole imprese del comparto elettronico.
Dal 1° Luglio 2006 i prodotti immessi sul mercato non dovranno contenere sostanze con valori di concentrazione superiori (Maximun Concentration Value, MCV) allo 0,01% di Cadmio e maggiori dello 0,1% per piombo, mercurio, Cr6, PBB e PBDE.

A partire dal 1 giugno 2007 la regolamentazione REACH (Registration, Evaluation, Authorization and restriction of CHemical substances) è entrata in vigore. La European Chemical Agency (ECHA) definirà le sostanze altamente problematiche (SVHC) che richiedono una notifica ed autorizzazione se il vostro prodotto le contiene.

L’elenco SVHC è reperibile al seguente link (SVHC substance list): https://echa.europa.eu/candidate-list-table

Mano a mano che l’industria elettronica prosegue nell’adozione di tecnologie “verdi” cresce la domanda di prodotti privi di sostanze alogene. La norma IEC 61249-2-21 definisce come segue i prodotti “halogen-free”: contenuto massimo di 900 ppm di Cloro, 900 ppm Bromo o la presenza in totale di 1500 ppm al massimo di sostanze alogene.

L’articolo 33 del regolamento prevede che se spedite un bene (il vostro prodotto) che include una SVHC* (>0,1%w/w) dovete “fornire al destinatario del bene informazioni sufficienti per consentire un utilizzo in sicurezza compreso, come minimo, il nome della sostanza”. Il costruttore ha 45 giorni di tempo dalla data della richiesta per fornire queste informazioni relativamente alle SVHC presenti nel propri prodotti.

Il 19 maggio 2017 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la legge n. 130 che stabilisce gli obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell’Unione di stagno, tantalio, e tungsteno, dei loro minerali e di oro, originari di zone di conflitto o ad alto rischio, i cosiddetti Conflict Minerals.

Al fine di facilitare le aziende ad ottemperare alle direttive RoHS, WEEE e REACH Infodoc propone una serie di strumenti e soluzioni volti a fornire agli utenti informazioni utili per affrontare e risolvere dove possibile i problemi di cui sopra. Contattateci per ricevere maggiori informazioni.

Riportiamo qui appresso una serie di riferimenti e collegamenti ipertestuali relativi alla problematica dello smaltimento dei rifiuti elettronici e sostanze chimiche bandite.


Link

» Direttiva 2011/65/EU (RoHS)

» Direttiva 2012/19/EU (WEEE)

» Direttiva 1907/2006 (REACH)

» Legge Europea n. 130 sulle materie prime provenienti da zone di conflitto a ad alto rischio (Conflict Minerals)

» Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA)

» ANIE – Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche

» IPC 175x Utilities  è una raccolta di strumenti software open source a supporto della serie di norme IPC 1750 sulla dichiarazione della presenza di elementi chimici nei componenti elettronici. Questi strumenti sono stati sviluppati a supporto di quanti devono implementare il sistema di raccolta e dichiarazione dati nella supply chain della propria azienda.

» IPC 1752a Generator (Total Parts Plus) è uno strumento online rivolto ai costruttori che debbono ottemperare alle direttive ambientali e dichiarare gli elementi chimici presenti nei propri prodotti.


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IPC-1752A With Amendments 1, 2, and 3 (March 2018)
IPC – Materials Declaration Data Exchange Standards Homepage